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Mandato di arresto europeo: come funziona | ICAAOU

Mandato di arresto europeo: come funziona

Il mandato di arresto europeo (MAE) è uno strumento di cooperazione giudiziaria introdotto nell’Unione Europea (UE) nel 2002 con l’obiettivo di semplificare e accelerare la consegna di una persona sospettata o condannata di un reato da uno Stato membro dell’UE ad un altro.

Questo articolo esplorerà il funzionamento del mandato di arresto europeo, i diritti del destinatario del MAE e le conseguenze che si verificano qualora il destinatario non sia consegnato.

Come funziona il mandato di arresto europeo?

La procedura del MAE sostituisce la vecchia procedura di estradizione europea, che era considerata troppo lunga e complicata.

L’autorità competente di uno Stato membro dell’UE può emettere il mandato di arresto europeo e lo stesso ha validità in tutti gli altri Stati membri. Lo stesso serve per arrestare e consegnare una persona sospettata o condannata di un reato ad un altro Stato membro.

Se una persona è sospettata o condannata di un reato in un determinato Stato membro dell’UE e si trova in un altro Stato membro, il primo Stato può emettere un MAE per arrestare e consegnare la persona al suo territorio.

Il MAE deve essere trasmesso alle autorità giudiziarie dello Stato membro di esecuzione, che devono eseguirlo entro un termine massimo di 60 giorni dalla ricezione della richiesta.

Se le autorità giudiziarie dello Stato membro di esecuzione non riescono ad eseguire il MAE entro questo termine, devono fornire una giustificazione all’autorità giudiziaria dello Stato membro emittente.

Cosa accade dopo l’emissione del mandato di arresto europeo?

La persona sospettata o condannata di un reato è arrestata dalle autorità dello stato membro di esecuzione dopo l’emissione del mandato di arresto europeo.

La stessa deve essere informata dei motivi dell’arresto e dei diritti che le spettano, tra cui il diritto alla difesa.

La persona arrestata ha anche il diritto di essere assistita da un avvocato, che può presentare un ricorso contro la decisione di arresto davanti alle autorità giudiziarie dello Stato membro di esecuzione. Se la persona arrestata non dispone di mezzi finanziari per pagare un avvocato, le autorità giudiziarie dello Stato membro di esecuzione forniscono un avvocato d’ufficio.

Dopo l’arresto, la persona deve essere consegnata alle autorità dello Stato membro emittente entro un termine massimo di 10 giorni. Se le autorità giudiziarie dello Stato membro di esecuzione non consegnano la persona entro questo termine, devono giustificare il motivo di tale mancata consegna all’autorità giudiziaria dello Stato membro emittente.

Quali sono i diritti del destinatario del mandato di arresto europeo?

Il destinatario del mandato di arresto europeo ha diversi diritti. Innanzitutto, ha il diritto di essere informato dei motivi dell’arresto e di avere accesso ad un avvocato. Inoltre, ha il diritto di presentare un ricorso contro la decisione di arresto.

Il destinatario ha anche il diritto di ottenere informazioni sulle condizioni di detenzione e di essere trattato in modo umano e rispettoso. Se la persona destinataria del MAE è cittadino di uno Stato membro dell’UE diverso da quello emittente, ha il diritto di ricevere assistenza consolare dalle autorità dello Stato membro di appartenenza.

Infine, il destinatario ha il diritto di essere processato nel rispetto dei propri diritti e delle garanzie previste dalla legge dello Stato membro in cui è detenuto.

Cosa accade se il destinatario del MAE non viene consegnato?

Se il destinatario del mandato di arresto europeo non viene consegnato, possono verificarsi i seguenti scenari:

  • la persona soggetta al MAE non viene arrestata se si trova in uno Stato membro diverso da quello emittente, in quanto il mandato non ha effetto;
  • può essere presentata una richiesta di estensione del termine di consegna o richiedere una nuova emissione del mandato di arresto europeo, se la persona viene arrestata ma non viene consegnata entro il termine stabilito;
  • se il destinatario del MAE viene consegnato alle autorità dello Stato membro emittente, ma quest’ultimo non decide di procedere con il processo, la persona deve essere rilasciata.

In conclusione, il MAE è uno strumento di cooperazione giudiziaria fondamentale nell’UE che permette di semplificare e accelerare la consegna di una persona sospettata o condannata di un reato da uno Stato membro dell’UE ad un altro. Il MAE garantisce anche i diritti del destinatario e offre garanzie procedurali per il rispetto della legge.

Tuttavia, il mandato di arresto europeo non è immune da critiche, poiché talvolta può portare ad abusi o ad atti di ingiustizia. Per questo motivo, è importante che l’UE continui a lavorare.

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Foto di Gerd Altmann